L’Orecchio Assoluto
La capacità di riconoscere l’altezza o la frequenza di un suono, senza l’utilizzo di alcuno strumento viene denominata Orecchio Assoluto.
Nel corso degli anni sono state svolte numerose ricerca per identificarne le cause e i ricercatori hanno scoperto che, questa “dote” è influenzata da una componente genetica, ma anche da diversi fattori ambientali.
Fattori genetici e ambientali
Secondo uno studio dell’università della California avere l’orecchio assoluto sarebbe una dote naturale, però allo stesso tempo ha una certa importanza l’ambiente in cui si cresce e le tradizioni linguistiche.
Nelle popolazioni asiatiche, dove vengono utilizzate lingue tonali (significato connesso all’intonazione), vi è una maggiore percentuale di persone con questa capacità.
Per un bambino geneticamente predisposto, sarebbe importante acquisire questa tipologia di suoni nel primo anno di vita, poiché grazie alla sua plasticità cerebrale è in grado di “registrare” i suoni e le loro rispettive frequenze. Superato questo periodo di tempo si perde questa capacità di immagazzinare, distinguere i suoni e le frequenze e per questo diventa più difficile mantenere l’orecchio assoluto.
Sostanzialmente molti di noi nascono con l’orecchio assoluto, ma se non si viene esposti a certi suoni durante il primo anno di vita, la capacità non viene stimolata e si perde, poiché il cervello si focalizza sui suoni più famigliari e realmente sono utili.
Anche a livello fisiologico esistono delle differenze tra una persona con orecchio assoluto e non, soprattutto per quanto riguarda la velocità con la quale le informazioni sonore giungono prima all’emisfero sinistro e poi a quello destro. Nei soggetti con orecchio assoluto, l’informazione giunge nei due emisferi quasi contemporaneamente.
Orecchio assoluto collegato alle patologie
Grazie a queste ricerche, si è anche notato come tra i soggetti non vedenti ci sia una maggiore incidenza di persone con orecchio assoluto.
Proprio per le capacità cerebrali di riorganizzazione, quando si perde la vista oppure quando si è ciechi alla nascita, il cervello riorganizza buona parte della corteccia dedicata alla vista e la riutilizza per gli altri sensi come vista e udito.
Diagnosi di orecchio assoluto
Attualmente esiste un test chiamato digit span per verificare la presenza di questa capacità.
Consiste nel far ascoltare una serie di numeri e verificare quanti ne vengono memorizzati. Chi ha orecchio assoluto solitamente tende a ricordarne molti.
Attualmente c’è ancora molto di oscuro su questo dono e su come riuscire a svilupparlo al meglio, però è evidente come non sia una cosa circoscritta a musicisti o a poche persone predisposte geneticamente, ma potrebbe svilupparsi in ogni persona se opportunamente “allenata”.
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